Rubrica: SCRITTOLOGIST - L'autore nel bicchiere

Breve storia, piccole note di autori ispirati, e i loro drink

Puntata #4 – Raymond Chandler

Raymond Chandler è stato uno dei più grandi scrittori di romanzi polizieschi del XX secolo. Nato il 23 luglio 1888 a Chicago, Chandler visse gran parte della sua vita a Los Angeles, città che sarebbe diventata il contesto dei suoi più famosi romanzi.

Figlio di padre americano e madre inglese, trascorse infanzia e adolescenza tra Inghilterra e America. Iniziò a scrivere dopo essere stato licenziato dal suo lavoro di dirigente d'azienda petrolifera, durante la Grande Depressione. Chandler era autodidatta, e la sua conoscenza della letteratura inglese lo portò a sviluppare uno stile di scrittura distintivo e sofisticato, non comune per un autore di romanzi polizieschi, il cosiddetto: hardboiled.

Il personaggio più famoso creato da Chandler è il detective privato Philip Marlowe, che compare in molti dei suoi romanzi. Chandler inventò Marlowe come un personaggio che riflettesse i suoi valori personali di onestà e integrità, in contrasto con la corruzione e la brutalità della società americana dell'epoca. Chandler scrisse sette romanzi di Philip Marlowe, tra cui "Il grande sonno" e "Addio, mia amata". I suoi romanzi sono noti per la loro trama intricata, i personaggi complessi e la loro ambientazione a Los Angeles. Chandler descriveva la città come un luogo di corruzione e decadimento, ma anche di bellezza e fascino.

Oltre ai romanzi, Chandler scrisse anche sceneggiature per film noir e lavorò come consulente per la produzione del film "Doppio Indizio". La sua influenza si può notare in molti film successivi di questo genere.

Chandler era noto per la sua personalità eccentrica e i modi poco convenzionali. Non aveva un grande rispetto per le autorità, e in una occasione fu arrestato per ubriachezza molesta. Era famoso anche per la sua forte dipendenza dall'alcol e per lo stile di vita sregolato.

Una delle storie più divertenti riguardanti Chandler è quella di come scrisse "Il grande sonno". Dopo aver deciso di diventare scrittore, Chandler inviò alcuni racconti a "Black Mask", rivista specializzata in romanzi polizieschi. La rivista accettò i suoi racconti e gli chiese di scrivere un romanzo. Chandler iniziò a scrivere "Il grande sonno" senza avere una chiara idea di dove stesse andando la storia. Quando si trovò bloccato, decise di fare una pausa e andare a giocare a golf. Durante la partita, la soluzione per la trama gli venne in mente e tornò subito a casa per scrivere il finale.

Gli ultimi anni di Chandler furono segnati da alcolismo e depressione. Era sempre stato un forte bevitore, ma dopo la morte della moglie nel 1954, affondò sempre più nell'alcolismo. Nel 1955, tentò il suicidio e fu ricoverato in ospedale. Continuò a scrivere, ma il suo lavoro soffriva a causa della sua dipendenza. Morì di polmonite, a La Jolla, il 26 marzo 1959 all'età di 70 anni.

Raymond Chandler ha lasciato un segno indelebile nel mondo del giallo. Era un maestro del suo mestiere, e la sua eredità vive come testimonianza del talento e dedizione al suo mestiere.

Chandler fu grande ammiratore di Dashiell Hammett, un altro maestro del genere poliziesco. Sapete cosa diceva riguardo Hammett?

«Hammett restituisce il delitto alla gente, perché se la gente ammazza qualcuno lo fa per un motivo, non solo per lasciare un cadavere.»

Non vi è dubbio su quale sia il drink preferito da Chandler: il Gimlet. Nel suo penultimo libro giallo, Il lungo addio, questo cocktail viene nominato ben ventuno volte. Terry Lennox, personaggio del romanzo, presenta il Gimlet a Marlowe in maniera autoritaria: «Un vero Gimlet è per metà gin e per metà succo di lime di marca Rose e nient’altro. Batte in pieno il Martini.»

Il suo drink preferito: Gimlet

Dosi per una persona: 60 ml di gin – 15 ml di Rose’s Lime Juice – 15 ml di succo di lime, spremuto fresco – una fetta di lime per guarnire

Preparazione: mescolare gin, concentrato al lime e succo di lime in uno shaker pieno di ghiaccio. Agitare con energia. Filtrare versando in una coppa da cocktail fredda. Guarnire con la fettina di lime.

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