Ok, è il titolo del famoso film di Paolo Genovese, detentore del record di remake.
Lo sono anche scrittura e lettura: perfetti sconosciuti.
Ricordo un aneddoto, legato al mio lavoro di regista teatrale. Una sera feci il provino a un nuovo attore: Marco. Seppur giovane, aveva già scritto un libro, insegnava Lettere in una scuola privata, e fece l'audizione leggendo il monologo finale di "Novecento" di Baricco, su mia richiesta.
Non so quanti di voi lo abbiano letto, A VOCE ALTA, o quanti abbiano ascoltato l'interpretazione cinematografica di Tim Roth.
"Tutta quella città… non si riusciva a vederne la fine…
La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine? Era tutto molto bello, su quella scaletta… e io ero grande con quel bel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi che sarei sceso, non c’era problema. Non è quello che vidi che mi fermò, Max. È quello che non vidi. Puoi capirlo? Quello che non vidi… In tutta quella sterminata città c’era tutto tranne la fine. C’era tutto. Ma non c’era una fine. Quello che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo. […] La Terra… è una nave troppo grande per me. È una donna troppo bella. È un viaggio troppo lungo. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare. Non scenderò dalla nave. Al massimo, posso scendere dalla mia vita. In fin dei conti, è come se non fossi mai nato."
Sapete? Quello scrittore, quell'insegnante di Lettere, non sapeva LEGGERE. E non parlo di lettura espressiva, no, parlo di lettura a VOCE ALTA: non sapeva leggere!
Marco decise di non entrare nel cast, io ci provai, ero disposto a dargli una mano. In effetti, alle presentazioni del suo libro (che ha vinto anche un paio di premi letterari 😉) non leggeva mai, portava con sé una mia amica, attrice, che sapeva leggere.
Poco prima di Natale scorso, ho scoperto un libro, "La signora Potter non è esattamente Santa Claus" di Laura Fernández, tradotto per #solferinolibri da Serena Bianchi, e dopo aver iniziato a leggerlo mi sono chiesto: quanti scrittori riuscirebbero a leggere BENE questo libro?
«Oh, UH UH, sta scherzando, vero? Voglio dire, chi è lei adesso, Dorothea Atcheson? Dorothea Atcheson è francamente una sfacciata. Ma deve esserlo. Con tutti quei ridicoli fantasmi con cui ha a che fare?» […] se Myrlene Beavers fosse stata lì, cioè, se stesso. Perché non poteva essere lì? Che accidenti di problemi avevano tutti quei capi con Cats? Non gli bastava lui? Anche quella Carrabino aveva pensato che Cats fosse una brava ragazza che non meritava, così aveva detto, (TUTTO QUELLO), ma che cos’era esattamente (TUTTO QUELLO)? Oh, no, non avrebbe funzionato. Non avrebbe funzionato affatto.
Appunto: chi riesce a leggere BENE questo libro?
Dall'incipit all'explicit propone: Master di lettura consapevole.
Le lezioni si articoleranno in tre parti: teoria, esercitazioni pratiche e giochi propedeutici (con particolare attenzione all’interpretazione personale e al lavoro di gruppo, anche creativo), letture tratte dalla Letteratura, dal Teatro e dal Cinema. Leggere “da scrittore” significa guardare dentro i testi, perché ogni scrittore è prima di tutto un lettore. Il corso è rivolto sia a chi vuole migliorare la propria tecnica di scrittura sia a chi aspira a diventare un lettore più sensibile e accorto.
Anche per leggere BENE una favola al proprio figlio! Per non restare: perfetti sconosciuti.
Copyright © Paolo Maragoni | C.F. MRGPLA66C11L120G | P.Iva 03226770596 | Via Palermo 2, Terracina (LT), 04019
designed by Content is King Srl