Qualche sera fa, durante un corso di formazione sull’editing ho colto lo spunto per questo articolo. Sembra banale, ma non lo è: sappiamo la differenza tra lingua e linguaggio?
Quando scriviamo un racconto, un romanzo, una storia, è importante sapere che conoscere la lingua aiuta a narrare, percepire il linguaggio serve a mostrare. E il secondo è più importante della prima, perché il lettore si affeziona alle espressioni, alle emozioni, non alla grammatica.
Vincenzo Cerami, nel suo “Consigli a un giovane scrittore”, scrive: "Allo scrittore fa comodo riferirsi al seguente schema: una lingua serve a comunicare e un linguaggio serve a esprimere. Qual è la differenza? Comunicare significa trasmettere informazioni; esprimere significa trasmettere emozioni."
Una verità disarmante, non trovate?
Un concetto importante, per un autore: la lingua è il modo concreto, e storicamente determinato, in cui si manifesta la facoltà del linguaggio.
La lingua non si confonde con il linguaggio; essa è una parte essenziale, ma al tempo stesso, un prodotto sociale della facoltà del linguaggio, un insieme di regole e convenzioni necessarie per consentire alle persone l’esercizio di questa facoltà. La lingua è classificabile, è storico-naturale (italiano, inglese, francese) oppure artificiale (alfabeto morse, segnali stradali). Una lingua può anche morire, il linguaggio no.
Il linguaggio è più che una lingua, è un insieme dei fenomeni di comunicazione, di espressione, che si manifestano sia nel mondo umano sia al di fuori di esso (artificiali, animali).
A differenza di quest’ultimo, la lingua riguarda un gruppo di persone che scelgono con metodo convenzionale una serie di parole, tramite le quali comunicano servendosi del linguaggio. Infatti, oltre a un linguaggio verbale complesso, ricco e potente, l’uomo possiede linguaggi non verbali: gesti e movimenti del corpo, espressioni della faccia, toni di voce, risate, pianti, distanze di spazio tra individui, abiti, cosmetici, ambienti, accessori.
Preso nella sua totalità il linguaggio è multiforme, non si lascia classificare; la comunicazione avviene tramite codici al fine di trasmettere messaggi, come la musica, la pittura, la fotografia, la danza.
Conoscere queste differenze aiuta a capire a quale pubblico (mentre scriviamo, ma anche mentre parliamo) ci rivolgiamo utilizzando diversi tipi di linguaggio.
Per questo è importante conoscere la lingua, e il linguaggio; lo strumento della lingua, le potenzialità delle parole aiutano l’autore a inventare, e gestire, messaggi adatti e calibrati sul tipo di pubblico con cui vuole comunicare.
Quindi, leggendo e scrivendo, studiando possiamo solo migliorare le nostre capacità di interagire.
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